mercoledì 5 giugno 2013

Un quadro agghiacciante  emerge dall'analisi del Centro Studi di Confindustria. "Durante il periodo della crisi abbiamo perso 55mila aziende".

fonte rivistafiscaleweb.it

La crisi ha causato la distruzione del "15.3 per cento" del settore "manifatturiero italiano" (dal 2009 al 2012). Rispetto alle industrie francesi e spagnole il nostro endurage manifatturiero, durante la crisi finanziaria, è ritornato ai livelli del 1990. La Germania invece ha registrato un incremento del 2,2 % nello stesso periodo.(Il resto dell'articolo potrete leggerlo cliccando qui).

Vogliamo rendervi partecipi della grande incongruenza delle azioni politiche che gli ultimi esecutivi, stanno mettendo in campo.

Come dimostra lo Studio di Confindustria si sono perse 55.000 aziende industriali dal 2009 al 2012.

Quello che mi chiedo come fa il governo a sorvolare su questo. STANNO CHIUDENDO AZIENDE SANE?

Chi assumerà il milione e 300mila persone che hanno perso il lavoro se non si argina la chiusura delle aziende.

IL GOVERNO SEMBRA SORVOLARE SU QUESTO, E NON LO POSSIAMO PERMETTERE.

IL RAPPORTO BANCHE-IMPRESE E' IN CRISI.

A COSTO DI ESSERE PLEONASTICI, LA NOSTRA PROPOSTA E' DI FINANZIARE URGENTEMENTE IL FONDO CENTRALE DI GARANZIA PUBBLICO PER PERMETTERE ALLE IMPRESE DI RICEVERE PRESTITI E FINANZIAMENTI DALLE BANCHE, TRAMITE LA GARANZIA PUBBLICA.

LA RIDUZIONE DELLE TASSE SUL LAVORO, SE NON SI RISOLVERA' PRIMA QUESTO PROBLEMA, SARA' ESCLUSIVAMENTE UN RISPARMIO PER LE GRANDI AZIENDE.

NON SAPPIAMO QUALI SONO LE INTENZIONI DEI POTENTI, FORSE DI DISTRUGGERE LA MEDIA BORGHESIA ?

Associazione "Per la politica dell'agire".

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